La prima volta che si è chiuso lo stomaco e la fame non esisteva, c’era solo il bisogno di vedersi.
La prima notte insonne a guardare le stelle fuori dalla finestra.
La prima volta che hai fatto uno “squillo” e hai avuto il cuore a mille fin quando non hai ricevuto risposta.
Il primo amore estivo.
Il primo bacio nei corridoi della scuola.
La passeggiata del primo appuntamento.
La prima volta mano nella mano.
La prima tachicardia, non da infarto, ma quasi.
Il primo brivido giù per la schiena e il ginocchio tremolante.
La prima volta nello stesso letto, stesi solamente.
La prima volta.
Sia mai che a forza di ricamare sui finali si perda, da qualche parte nella memoria, la parte migliore dello spettacolo.
di Ivo Tudgiarov
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di Rita Bernardi