Sorgi, bimbo
è nato il Mondo
grida tra le braccia di questa Madre
ti ha lavato ogni giorno con il sangue degli altri
e ora t’affacci alla finestra
mentre le mangi il cuore.
Solo la pioggia ora ti frustra
mentre assaggi quest’amaro livore.
Benvenuto nella Terra delle Meraviglie
dove abbiamo imparato a cuocere
prima di Amarci,
dove abbiamo creato spazi
prima di riuscire a Starci.
Guarda, figlio dei Figli
qui tutto è Magia e Stupore.
Siam qui a banchettar dei sogni.
Siam qui, e qui staremo ancora per ore.
E mentre camminerai nel deserto dell’Educazione
tra le Tempeste delle valli del Lutto
ti girerai di tanto in tanto
a temere un’ombra scura
alla quale non riuscirai a scappare.
Ma vedi, piccolo poeta della Vita,
non piangere
non disperarti
non fracassarti il cranio
per quelle persone usate come fiammiferi
per quelle madri rese sterili
per quei viaggiatori che viaggeranno in eterno
per quei bambini che giocano con il piombo
e che mangiano i loro insegnanti.
La vedi quella Luce?
La vedi quella piccola bolla nella schiuma
del nostro bicchiere di sangue?
Quella è la meraviglia più bella
che ancora non riusciamo a controllare
che genera e distrugge
su questo c’è poco da fare.
Ma ti toccherà.
Oh, vedrai,
avrai Benedizione
oppure Dannazione?
Si accompagna con quell’ombra laggiù
e noi siam qui
nell’ora del Te,
a sperare…
Un Amore delle Meraviglie
che tanto ci ha fatti aspettare.
di Lorenzo Moffa
photo di Mattia Poggi